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Willy Brandt









Il
nostro vice-presidente Sergio Simone nominato presidente del Comitato di Como per le celebrazioni dell'80mo della liberazione.

importante riconoscimento ad un socialista

RACCOGLIAMO DOCUMENTI E MATERIALE DELLA STORIA SOCIALISTA E SOCIALISTA DEMOCRATICA DI COMO


La storia del movimento socialista e socialista democratico di Como e della sua provincia è ricca di atti, eventi, iniziative e conquiste. E' fortissimo il rischio che questa memoria storica si disperda in mille rivoli per poi evaporare. Tanti personaggi, che nel corso degli anni hanno fatto la storia di questo movimento, conservano ancora oggi nei propri ricordi quanto si è fatto, così come molti dei protagonisti conservano documenti ufficiali e non ufficiali, copie di giornali e riviste, manifesti, fotografie, filmati o semplici oggetti di propaganda.

A tutti chiediamo un piccolo sforzo e, soprattutto, la disponibilità a costruire un vero e proprio archivio storico di questa lunga e bellisima storia.

Il circolo Willy Brandt, costituito ed attivo a Como da un paio di decenni è stato fondato da uno dei maggiori protagonisti del socialismo comasco: Marte Ferrari purtroppo scomparso. Il circolo si considera erede naturale di questa tradizione a Como e ritiene di avere tutti i titoli necessari a candidarsi quale luogo fisico e intellettuale di conservatore e tramandatore ai posteri della storia del mondo socialista comasco.

Per queste motivazione invitiamo tutti coloro i quali hanno partecipato a tale percorso o nella cui disponibilità si trovano documenti, pubblicazioni e oggetti a consegnare al Circolo Willy Brandt i documenti in originale o in copia e/o a trasmettere al circolo le loro memorie scritte oppure nella forma di audio e video relative a eventi o singoli fatti che abbiano caratterizzato la storia socialista e socialdemocratica di Como.

Il circolo si impegna a coservarli, catalogarli e a metterli a disposizione gratuitamente e direttamente anche sul proprio sito a chiunque abbia interesse a conoscere il mondo del sol dell'avvenire.

Per conferire o trasmettere vi invitiamo a prendere contatto scrivendo una email all'indirizzo presidenza@circolowillybrandt.it



LA PROGRAMMAZIONE DEL 2025


Il Willy Brandt nel 2025 ha in preparazione una serie di iniziative sul socialismo, sul movimento operaio e sull'emancipazione femminile quali potenti fenomeni di crescita della società italiana nel 900.

Il nostro progetto prevede di partire con un ricordo di Anna Kuliscioff e l'emancipazione femminista nel mese di gennaio 2025 anno in cui ricorre il centenario della sua morte.
A seguire un approfondimento sulla importantissima figura di Filippo Turati.
Ci muoveremo poi verso le entusiasmanti lotte operaie della metà del novecento fino allo Statuto dei Lavoratori del 1970. Infine un approfondimento sulla contaminazione socialista della Costituzione.

Un percorso che metta in luce la centralità del movimento socialista nel '900 nelle grandi lotte e nelle grandissime conquiste di cui noi oggi ancora godiamo.

Como, 21 ottobre 2024

LUTTO NEL SOCIALISMO COMASCO
CI HA LASCIATI
ANDREA PARINI

E' scomparso Andrea PARINI da tempo malato si era trasferito a Torino.
Figura storica del socialismo lombardo e comasco.
Era stato segretario del PSI a Como e Segretario Regionale del PSI in Lombardia.
Oltre ad aver ricoperto numerosissimi incarichi politici e istituzionali, lo vogliamo ricordare alla fine degli anni settanta segretario nazionale della FGSI - federazione giovanile dei socialisti.
Lascia un vuoto incolmabile nella cultura socialista e laica.
Alla moglie Giulia le nostre più partecipate e affettuose condoglianze.

Ecco come lo ricorda Adria Bartolich, già sindacalista, debutata e consigliere comunale dei DS

IN RICORDO DI ANDREA PARINI

Ho conosciuto Andrea alla fine degli anni '80. Entrò mentre io e Giulia, sua moglie, stavamo scrivendo un documento sulle donne, al tavolo della loro cucina. Lui era già stato molte cose, segretario nazionale dei Giovani socialisti, segretario regionale del Partito Socialista Italiano, assessore alla cultura della Regione Lombardia, commissario inviato da Craxi in Sicilia e per un uomo che a quel tempo nemmeno arrivava ai quarant'anni, erano davvero tanto.
Naturalmente lo conoscevo di fama.Girava voce in città che fosse destinato a grandi carriere e fosse molto vicino a Bettino Craxi.
Me lo aspettavo arrogante. Mi trovai davanti un uomo gentile, perfino timido, che si sedette con noi a discutere il documento.
Si può dire che da lì in poi non ci siamo mai persi.
Nel 1992 venne coinvolto negli arresti di Tangentopoli
Ho seguito da vicino la sua vicenda e di molti altri. Ero stata eletta consigliere comunale e capogruppo del PDS a Como e in quei giorni avevo perfino paura di entrare in Consiglio, tanti ne venivano arrestati.
Andrea non fu condannato, ebbe però la carriera politica bruscamente interrotta.
Oltre alle indagini , anche il clima generale, forcaiolo oltre ogni misura, basti ricordare il lancio di monete a Craxi davanti all'Hotel Saint Raphael a Roma, determinò la fine di molti politici, in alcuni casi anche la fine della loro stessa vita.
Un'intera generazione di dirigenti venne spinta ai margini della vita politica e non sempre coloro che li hanno sostituiti erano dello stesso livello.
Andrea è stato tra questi e la barbarie giustizialista non ha risparmiato nemmeno la sua famiglia.
I figli costretti a cambiare scuola dal peso di un clima e di un'opinione pubblica, che più che un vero desiderio di giustizia sembrava invece appagata dal fare pagare al potente, nel momento di difficoltà, di esserlo stato.
Fu un momento nel quale anche solo provare a fare un distinguo sembrava un'eresia.
Nel caso di Andrea Parini, ma anche per molti altri, Tangentopoli non fu un momento di giustizia bensì il contrario.
Sono convinta che essere garantisti, in un paese democratico, non sia un vezzo bensì una necessità imprescindibile.
Quella fase segnò una cesura, una ferita che a distanza di oltre trent'anni non è ancora rimarginata.
Tutte le volte che avevo modo di parlare con lui e confrontarmi sulla politica, mi chiedevo che Paese potesse essere quello che teneva in panchina un politico di quel livello per promuovere le mezze figure che da anni pervadono le trasmissioni televisive e i talk show.
Andrea, scalzato dalla sua via naturale, in un anno diede tutti gli esami che gli mancavano per chiudere gli studi universitari in legge, interrotti per seguire la sua passione politica, e si laureò con il massimo dei voti. Si mise a esercitare la professione di avvocato.
Si iscrisse ai DS e nel 2001 lo sostenni nella sua candidatura alla segreteria provinciale, convinta che oltre al valore politico ne avesse anche uno simbolico, la riabilitazione della cultura socialista e il segnale che anche un politico colpito dalle indagini di Tangentopoli, potesse tornare all'impegno politico attivo. Venne eletto ma ebbe vita difficile e l'incarico finì presto con le sue dimissioni.
Mantengo la convinzione che una classe politica ancora sotto shock e dilaniata dalle fazioni interne, non avesse capito il senso dell'intera operazione.
Andrea, oltre ad essere un caro amico, leale e generoso, era un uomo profondamente onesto, di grandi convinzioni politiche ed ideali, con un'immensa passione politica che non lo ha mai abbandonato, nemmeno nell'ultimo periodo nel quale era fisicamente molto provato.
Anche dopo il trasferimento a Torino ci sentivamo o gli mandavo riflessioni sulla politica.
Un giorno mi chiamò, mi disse di avere letto una cosa che gli avevo inviato via mail, era sui partiti, e mi parlò per quasi un'ora e mezza, esponendo il suo pensiero, con tanto di citazioni di studi e testi di riferimento. Mi rammaricai di non avere nulla a disposizione per prendere appunti, talmente era interessante quello che stava dicendo. Lucidissimo.
Mi ha praticamente fatto una lectio magistralis mentre era in dialisi. E questo dice tutto.

Adria Bartolich
Como ottobre 2024


Nel dicembre 2025 ricorre il centenario della morte di Anna Kuliscioff figura importantissima del movimento socialista italiano, tra i fondatori del Partito Socialista e potente fautrice dell’emancipazione delle donne.
Per contribuire a ricordarne la figura e il ruolo in collaborazione con la Fondazione Anna Kuliscioff

nel centenario della morte a Como
Anna Kuliscioff


Walter Galbusera Presidente Fondazione Anna Kuliscioff
Anna Kuliscioff nel socialismo italiano

Luca Michelini Professore Ordinario di Storia del pensiero economico Università di Pisa
L'economia politica del lavoro di Anna Kuliscioff

Fiorenza Taricone, Professoressa Ordinaria di Pensiero politico e questione femminile Università di Cassino e Lazio Meridionale
Anna Kuliscioff: politica, affetti e amicizie


Introduce Giuseppe Doria Presidente Circolo Willy Brandt

La conferenza si sofferma sulla biografia intellettuale di Anna Kuliscioff, protagonista della nascita del movimento socialista italiano. Particolare attenzione verrà data alle tematiche che la vedono indiscussa pioniera: l'emancipazione femminile, l'analisi e la lotta per il miglioramento della condizione sociale di tutti i lavoratori e le lavoratrici, l'affermazione della democrazia politica.

Scarica invito

NEL 2024 SARANNO TRASCORSI 100 ANNI DALL'ASSASSINIO DI GIACOMO MATTEOTTI


Dedichiamo uno spazio del nostro sito alla pubblicazione di documenti ed iniziative che possono contribuire a fare conoscere nella sua attualità questa vicenda tragica della storia del nostro paese:


chi volesse arricchire questo spazio con testi, riflessioni, comunicazioni può inviare i documenti alla email presidenza@circolowillybrandt.it Prima della pubblicazione ci riserviamo una veloce verifica. Grazie per la collaborazione


IL 18 MARZO 2024 ASSEMBLEA ANNUALE DEL WILLY BRANDT

l’assemblea annuale dei soci del Circolo Culturale Europeo Willy Brandt è convocata per il prossimo

18 marzo 2024
in prima convocazione alle ore 05,00 e in seconda convocazione alle
ORE 17,00
Presso la sala di Via Aristide Bari 8 a Como

Ordine del giorno:
Presentazione e votazione rendiconto consuntivo 2023;
conto preventivo 2024;
varie ed eventuali.

IL SINDACATO DEI CITTADINI
ecco perchè si può scioperare contro il Governo


Como, 19/11/2023

Mi è capitato in questi giorni di ascoltare in televisione da Landini, segretario della CGIL, spiegare perché il sindacato può fare uno sciopero contro il Governo. Lo ha fatto appropriandosi dell'elaborazione storica della UIL sulla rappresentatività globale, quella fuori dal posto di lavoro, quella del lavoratore che è anche cittadino e come tale va tutelato ovunque. Ricordo ancora con quanta fatica si provava a spiegare, anche a gran parte della sinistra italiana, cosa fosse quel "sindacato dei cittadini" lanciato una quarantina di anni fa.
Oggi quella elaborazione la ritrovo alla base dei ragionamenti che Landini utilizza per spiegare e motivare lo sciopero di venerdì 17 novembre 2023 contro la manovra del Governo.
Con forza egli ricorda che il lavoratore va tutelato anche fuori dal suo ambito lavorativo, appunto proprio quando diventa cittadino.
E' un peccato che la UIL degli ultimi anni sia riuscita a far sparire dal proprio slogan, e quel che è peggio dalla propria elaborazione progettuale, quello che per prima aveva individuato. Invece mi pare una interessante evoluzione il fatto che Landini, segretario della CGIL, si richiami alle elaborazioni di un grande sindacato laico e riformista quale era la UIL
Oggi siamo di fronte al tentativo della destra al governo, per altro legittimamente eletta, di modificare nei fatti l'equilibrio costituzionale con la proposta del premier eletto e di annullare decenni di azione politica e sindacale a tutela della dignità di lavoratori e pensionati con interventi in ambito fiscale, salariale e di mancato adeguamento delle pensioni. A questo tentativo bisogna rispondere con la proposta e lo deve fare anche il sindacato proprio in virtù di quella rappresentatività globale, fuori e sui luoghi di lavoro, fino ad oggi dimenticata.

Giuseppe Doria
Presidente Circolo Willy Brandt


Como, 02/09/2023
Questa notte è scomparso Renato Tacconi figura simbolo del socialismo comasco e lombardo. Lascia un vuoto incolmabile nella cultura socialista e laica. Alla famiglia le nostre più partecipate condoglianze.


Ecco come Angelo Soccio ricorda Renato:

""Nel lontano 1968 eravamo tutti impegnati, come " giovani leoni socialisti ", così amavano chiamarci, per la elezione di Renato alla Camera dei deputati appena trentaduenne, e capeggiati dal sempre dinamico Sergio Simone. Guidavo l'auto rossa affidatami dal nostro candidato e con un megafono sul tettuccio della stessa, installato dal Rino Malacrida, e con le seguenti parole registrate " votate e fate votare il rappresentante del Socialismo comasco Renato Tacconi " si andava su e giù per la città e per i paesi della provincia dalla Val Cavargna fino all'ultimo paese zona lecchese. Momenti di grande mobilitazione e di grande passione. Risultato non fu la elezione ma una grande affermazione del partito e del nostro Renato primo degli esclusi.""

Il ricordo di Renato firmato da Sergio Simone:
""Dopo lunga o dolorosa agonia amorevolmente assistito dalla figlia Stefania ci ha lasciato Renato Tacconi, aveva 87 anni e da tempo si era ritirato a Milano .
Tacconi è stato una figura importante del Socialismo e della politica comasca di cui ben poco possono sapere le nuove generazioni anche perché sul Partito Socialista e la sua storia è calata la mannaia della damnatio memoriae. La storia riscritta nella seconda repubblica ha cancellato il ruolo avuto dai socialisti nel periodo più fertile di conquiste di diritti civili e sociali che abbia conosciuto il nostro Paese. Epoca di grandi lotte operaie e di storiche riforme che caratterizzarono i governi a partecipazione socialista, La Programmazione e l'economia mista, la nazionalizzazione dell'energia, lo Statuto dei lavoratori, la riforma della scuola media, i decreti delegati e la scuola materna di Stato, la Riforma delle pensioni e quella ospedaliera le prime riforme urbanistiche, l'Istituzione delle Regioni. Renato sempre impegnato in prima file, fedele all'insegnamento di Giacomo Brodolini, sempre da una parte sola, dalla parte dei lavoratori.
Renato si iscrive giovanissimo al Partito Socialista, reclutato da Renzo Pigni, entra a far parte dell'apparato del Partito. Furono anni difficili per i funzionari di Partito, la cui vita era a dir poco grama, per fortuna c'era la mensa dei ferrovieri dove si poteva mangiare con poche lire. Conobbi Renato alla fine degli anni cinquanta e la nostra collaborazione divenne organica 1964 nel processo di autentica ricostruzione del Partito conseguente alla scissione del PSIUP.
Pigni., allora leader indiscusso del Partito e la stragrande maggioranza del gruppo dirigente aderirono alla scissione. Solo poche figure storiche rimasero nel PSI, Bruno Amoletti , Emilio Nones, Luigi Rovelli ed un gruppetto di giovani, Giacomo Bicchierai, Marte Ferrari Renato Tacconi.
Ess riuscirono in pochi mesi a riorganizzare il Partito che ottenne un discreto risultato alle elezioni amministrative. Tacconi ventottottennei fu eletto Consigliere Provinciale nel Collegio di Fino Mornasco, ma continuò a guidare il Partito nel processo di unificazione con il PSDI di Saragat. Fu quella una fase particolarmente difficile, la fusione non aveva avuto una sufficiente preparazione e pur unificati formalmente i due partiti nella sostanza rimasero divisi. In quella fase emersero le grandi doti di leader di Renato che si adoperò per una vera unità del Partito conquistando la stima di tanti autorevoli e storici socialdemocratici che poi nella futura scissione saragattiana rimasero nel PSI, parliamo dei fratelli Giordano e Gracco Azzi, Battista Somaini, Nino Bellosi, ed altri. Le elezioni politiche del 1968 furono fatali per il Partito. Le grandi speranze della Unificazione andarono deluse, il risultato fu deludente e doloroso. Il Capolista della Circoscrizione, Il Ministro Virginio Bertinelli non fu eletto. I "giovani leoni del PSI vogliono far fuori il Ministro" scrisse un autorevole Direttore del Giornale locale. Fu un attacco ingeneroso perché Renato proprio per tenere unito il Partito, pur sapendo di non avere possibilità di elezione accettò di candidarsi. Ma, non per colpa sua, prevalse lo spirito di corpo delle due anime del Partito. Ma il suo sacrificio fu compreso da molti compagni socialdemocratici che come ho ricordato rimasero nel PSI e non aderirono alla scissione di Tanassi.
Meravigliosa fu invece la campagna elettorale per l'elezione del primo Consiglio Regionale, si saldò in quella fase una proficua collaborazione tra il socialista Tacconi e la componente democristiana guidata da due figure prestigiose , che segneranno poi la storia del ventennio successivo e parlo di Rino Golfari e Giuseppe Guzzetti. Si parlava nelle tante tavole rotone organizzate dalle Rispettive sezioni, del valore di quella grande conquista e dell'importanza del programma elaborato dal CRPE presieduto da Bassetti.
Tacconi risultò eletto Consiglier e poi fu chiamato a ricoprire l'incarico di Vive Presidente. Se qualcuno domani scriverà la storia di quegli anni non potrà ignorare il lavoro intenso e i risultati conseguiti dell'Assessore Regionale Tacconi per lo sviluppo del territorio comasco.
Nel 1970 ci furono anche le lezioni Comunale e Provinciali e Tacconi, segretario della Federazione socialista, realizzò per la prima volta a Como l'alleanza di centro sinistra. In qualità di Segretario Cittadino del PSI fui testimone di una riunione nello studio medico del dott. Angelo Spallino, presenti Tacconi ì, Golfari e Guzzetti ove si elaborò la strategia per far prevalere la candidatura di Antonio Spallino a Sindaco di Como. Il Psi ebbe un ruolo importante e fors'anche decisivo. La strategia risultò vincente grazie al lavoro intelligente dei Consiglieri Comunali Paolo Mantegazza per la Dc e Antonio Rossetto del PSI. La città né beneficiò. In tale riunione si decise altresì che l'Amministrazione Provinciale avrebbe realizzato un programma steso alle luce di una ricerca e di un piano socio-economico, redatto da equipe che, come ricorda nel suo libero Stefano Rolando comprendeva il giovane ricercatore Sergio Moroni. Fu il primo e ultimo piano economico del territorio comasco.
Oggi ci sia consentito nel piangere un nostro grande compagno di affermare con orgoglio che la città e il territorio comasco devono qualcosa anche al Socialista Renato Tacconi.
Ciao Renato noi possiamo solo ringraziarti per quanto ci hai dato e insegnato e a me piace pensare che hai già ripreso il discorso interrotto con caro mai dimenticato Marte Ferrari.""



A giugno è iniziata la raccolta di firme per la presentazione di 4 quesiti referendari relativi alla legge elettorale e volti ad abrogare:

  • il voto congiunto obbligatorio
  • le soglie di sbarramento
  • ogni prIvilegio per la raccolta delle firme per la presentazione dei candidati
  • le pluricandidature


I referendum nascono sulla spinta del grande lavoro svolto anche da Felice Besostri, socialista, recentemente scomparso.
Cliccando sull'immagine verrete reindirizzati al sito del Comitato con le indicazioni per sostenere e sottoscrivere (anche on line) la richiesta di referendum.


FIRMA ANCHE TU E SOSTIENI QUESTA INIZIATIVA DI IMPRONTA E CONCEZIONE SOCIALISTA


PRIMA LEGGE DELLA ROBOTICA DAGLI SCRITTI DI ISAAC ASIMOV: Un robot non può recar danno a un essere umano e non può permettere che, a causa di un suo mancato intervento, un essere umano riceva danno


La fantascienza diventa realtà? Quella citata nel titolo è la prima legge della robotica che Isaac Asimov, uno dei più letti autori di fantascienza del secolo scorso, aveva immaginato quale elemento fondamentale del rapporto tra robot e umani.

Nel luglio del del 2018, 5 anni fa, ci eravamo occupati del futuro con una riflessione dal titolo del volume di Camussone e Biffi " Lavoreremo ancora?".
Era una suggestione, dicevamo:
forse le generazioni future non lavoreranno più. Certamente lavoreranno meno: robot e computer sostituiranno le persone in molte attività manuali e intellettuali.
Potremmo trovarci a dover affrontare una momentanea, o duratura, disoccupazione derivante dalle nuove tecnologie. Dovremo imparare a gestire la distribuzione della ricchezza che le nuove tecnologieconcentreranno nelle mani di una élite tecnocratica. Sarà necessario ripensare al sistema educativo per preparare le nuove generazioni per compiti diversi da quelli richiesti dalla società attuale.
Questa suggestione sta diventando una realà inquietante, di queste ultime settimane il dibattito sull'Intelligenza Artificiale e sui numerosi specialisti di questa nuova frontiera sempre più perplessi tanto da prenderne le distanze e liberarsi da impegni contrattuali per poter liberamente trattare l'argomento mettendone in evidenza le tantissime problemicità.
Il tema è ormai diventato non solo quello della macchina che sostituisce l'uomo in tutte le attività ripetitive e "noiose", ma sta diventando quello dell'"Intelligenza artificiale" che sostituisce la persona in qualsiasi attività anche intellettuale. Si apre una scenario che definirlo nuovo e imprevedibile è assai limitante.
Su questo tema vorremmo tornare in autunno approfondendo e discutendo della questione.
(riproduzione riservata)

1° MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI
SI CELEBRA LA CONQUISTA DELLA GIORNATA LAVORATIVA DI 8 ORE


In Europa la festa del lavoratori viene ufficializzata a Parigi il 20 luglio 1889 dalla Seconda Internazionale socialista. In ricordo dei fatti di Chicago durante i quali morirono numerosi lavoratori che festeggiavano la legge di qualche anno prima che stabiliva in 8 ore la giornata di lavoro.

In Italia solo dopo decenni di lotte operaie le 8 ore divennero legge nel 1923. Il primo maggio era diventata festa ufficiale del lavoro nel 1891. La festa del lavoro del 1° maggio fu sospesa durante il ventennio fascista e sostituita con il giorno del Natale di Roma il 21 aprile.

La festa del 1° maggio tornò in Italia dopo la liberazione e la caduta del fascismo con le “Disposizioni in materia di ricorrenze festive” del 1946. In quegli anni nacque la Costituzione italiana fondata sul lavoro.


La Fondazione Kuliscioff ci fa pervenire, tra gli altri, un pezzo su Matteotti dal Carteggio tra Anna Kuliscioff e Filippo Turati: Matteotti è sparito ( A cura di Francesco Carelli)





Matteotti è sparito
Dal pomeriggio del 10 giugno 1924, si sono perse tracce e notizie di Giacomo Matteotti. Turati esprime, già il giorno seguente, la sua pena orribile su quanto gli possa essere accaduto. Anna, con lucidità e logica, pensa che sia stato soppresso. Turati descrive come cerchi di essere vicino a Velia, la moglie di Matteotti, di come persone si diano il turno per essere vicine a lei e ai figli. Anna è stordita, stanca da tante visite e da tante telefonate, il suo appartamento è affollato, da mattina a sera, da tanti amici che si fanno domande, ipotesi. Anna plaude all’iniziativa di tutte le opposizioni di non partecipare alla seduta parlamentare. Inizia, così, il cosiddetto Aventino.

Francesco Carelli


""""Roma, dall’aula, alle 18, mercoledì, 11 giugno 1924. Turati: “
Siamo in pena orribile sulle sorti di Matteotti. Ieri mattina era stato alla Giunta del Bilancio. Ieri alle 16 uscì da casa e non so se passò alla Camera, ma nessuno di noi l’ha visto, e da allora in poi non se ne hanno più notizie. Mentre vive in gran parte alla Camera, non ha ritirato né la corrispondenza né i biglietti che gli abbiamo lasciato al suo posto di rifugio nell’ultima stanza della Biblioteca. La moglie lo attese tutta notte alla finestra e più tardi scrisse a noi per avere notizie. E’ moralmente impossibile che egli sia assente durante la discussione dell’esercizio provvisorio, per la quale stava anche preparando un discorso. Ma più moralmente impossibile ancora che, quand’anche avesse creduto di assentarsi o perché pedinato o perché minacciato, non pensasse a far arrivare in qualche modo una parola rassicurante alla famiglia o a noi”.
Milano, giovedì, 12 giugno 1924, ore 17. Anna: “
Dalle 11 di stamattina sono sotto l’incubo Matteotti; fu una tegola sulla testa di tale colpo da rimanere sbalordita e mezza scema. (…) Matteotti ha pubblicato anche all’estero, sulla rivista inglese “The Statist” un articolo dove dice male del fascismo, perché il suo governo non ha risolto problemi vitali della vita economica e politica italiana. (…) Ad un semplice sequestro di persona non ci credo, perché è nella natura della logica della violenza di sopprimere le tracce, ed il sequestro non sarebbe che la soppressione della persona. Non ti dico con che animo angosciato penso a lui, a voialtri, alla stessa moglie, la quale chissà come se la caverà da un colpo mortale come sarebbe la scomparsa per sempre del padre dei suoi figlioli. Tutt’oggi è una processione di gente per sentire notizie, telefonate continue”.
Roma, giovedì, 12 giugno 1924, alle 18. Turati: “
Abbiamo il testimonio ( - l’avvocato Gavarni - ), che fu interrogato dal questore in Questura e poi da Treves e da Bocconi recatisi sul posto, il quale, dalla sua finestra nei pressi di via Mancini, circa alle 16.30 di martedì, vide l’automobile appostata, mandati via i ragazzi che erano in quella località, e cinque persone afferrare il nostro amico, che era uscito allora da casa, e gettarlo, invano divincolantesi, nell’automobile. Scese per veder meglio e l’automobile era già partita, non si sa in quale direzione. Se il povero Matteotti in questo momento sia ancor vivo, nessuno potrebbe dirlo; ma purtroppo sembra impossibile che i rapitori vogliano lasciar vivo il testimonio della loro gesta. (…) Il grosso colpo, secondo informazioni convergenti, doveva prendere di mira , Matteotti e Amendola. Del resto, Cesarino Rossi va ripetendo dappertutto che bisogna sopprimere fisicamente, ad uno ad uno, gli oppositori. (…) Ieri sera andai dalla signora, trascinando Treves, e mi misi a sua disposizione per rimanere anche la notte, ma non lo desiderava. Lasciai tre pastiglie di Adalina, ma so che non riuscirono a farle chiudere occhio neppure questa notte. Certo, ora attenderà ansiosa altre notizie, ma, quando arrivassero funebri e definitive, bisognerà sorvegliarla, perché, vincendo l’amore pei tre bambini, non si butti magari dal suo terzo piano. Immagino la pena che avranno fatto anche a te le notizie della mia lettera e quelle inesatte della stampa di oggi. La signora Musatti deve essere in questo momento dalla signora Velia, per prepararla alle notizie che devono uscire nei giornali della sera. Stamane ci fu la Modigliani. Cerchiamo insomma di esserle vicini per turno, senza darle troppo molestia. Ieri sera ho speso tutte le bugie possibili per rianimarla, ma essa aveva la visione del disastro. Politicamente, fatti come questi dovrebbero affrettare la crisi del fascismo (…) Addio, mia carissima povera Anna. Non stare in angoscia per noi. Forse queste infamie affrettano le soluzioni invocate. (…) Ultimissima – ore 19.20. Ora arriva la voce che fu ritrovato in aperta campagna feritissimo - chi dice in fin di vita - e fu trasportato ad un ospedale. I reporters sono in caccia di particolari”.
Milano, 13 giugno 1924, ore 18. Anna: “Col cuore strozzato, colla mente stanca, coi nervi tesi, collo stordimento delle visite, che cominciano alla mattina e finiscono a tarda notte, e le telefonate, che non si contano, puoi immaginare in che stato d’animo e di stanchezza mi trovo. Si vive in attesa di notizie, che arrivano da varie fonti, ma non sono quelle che si aspettano.
Il povero Matteotti dov’è’ ? E’ vivo, è morto, fu seviziato, fu calato nel Tevere? Domande ossessionanti, che tolgono il sonno ed il respiro. (…) Si parla dell’arresto del Dumini, di un complice di Milano e di un terzo. Non si scoprirà con questi arresti dove si trova il nostro Matteotti, il vero martire del nostro partito ? L’automobile, come è descritto oggi dal “Corriere” si dice che è quella che adoperavano sempre Cesare Rossi e Dumini. Si dice pure che le L. 5000 di cauzione per l’automobile furono fornite da Giunta, tutte notizie telefonatemi oggi nel pomeriggio, o portate dalle persone venute ad accertarsi, se io sono viva o morta. (…) L’unica nota un po’ confortante è la vostra seduta plenaria di tutte le opposizioni e la vostra collettiva decisione di non partecipare oggi alla seduta della Camera. E domani ? Quanto potrà durare questa astensione ? E, se non si trovassero più tracce del nostro povero amico, quest’astensione non dovrebbe sboccare in una vera dimissione di tutta l’opposizione unita e compatta ?”

*******

( - “I rappresentanti dei gruppi di opposizione si sono trovati d’accordo nel ritenere impossibile la loro partecipazione ai lavori della Camera mentre regna la più grave incertezza intorno al sinistro episodio di cui è stato vittima il collega Matteotti. Pertanto i suddetti rappresentanti deliberano di comune accordo che i rispettivi gruppi si astengano dai lavori della Camera e si riservano di constatare quella che sarà l’azione del governo e di prendere ulteriori deliberazioni”. Aveva inizio il cosiddetto Aventino - )."""


IL 17 APRILE ASSEMBLEA ANNUALE DEL WILLY BRANDT




l’assemblea annuale dei soci del Circolo Culturale Europeo Willy Brandt è convocata per il prossimo

17 aprile 2023
in prima convocazione alle ore 05,00 e in seconda convocazione alle
ORE 18,00
Presso la sala Felice Villa (Unione circoli cooperativi)
via Canturina 164 Como

Ordine del giorno:
Presentazione e votazione rendiconto consuntivo 2022;
conto preventivo 2023;
varie ed eventuali.

CHIARA BRAGA ELETTA PER ACCLAMAZIONE CAPO GRUPPO DEL PD ALLA CAMERA

Gli auguri del Willy Brandt
Cara Chiara,
a nome mio personale e di tutto il circolo Willy Brandt desidero farti pervenire le più sincere felicitazioni per il tuo nuovo importante incarico di capogruppo del PD alla Camera.
E' un incarico particolarmente significativo soprattutto perché assunto in questa fase di importante rinnovamento del Partito Democratico. Noi tutti pensiamo che le scelte prossime del PD sapranno, ancor più di quanto realizzato fino ad oggi, ancorare il partito nell'alveo degli ideali socialisti ai temi dell'uguaglianza, della solidarietà e del miglioramento delle condizioni di vita di tutti noi.
Buon lavoro e un grande abbraccio,
Giuseppe Doria Presidente circolo culturale europeo Willy Brandt
foto dal profilo facebook


COSTITUITO A COMO IL COMITATO PROMOTORE PER IL CENTENARIO DELLA MORTE DI GIACOMO MATTEOTTI


Il 10 marzo 2023 presso la cooperativa di Albate a Como si è costituito il comitato promotore per ricordare il Centenario della morte di Giacomo Matteotti avvenuta per mano fascista il 10 giugno 1924. Presenti e costituenti il comitato promotore: Simone Sergio, Battarino Giuseppe, Doria Giuseppe, Paolo Grassi, Edoardo Riva, Gianstefano Buzzi, Mauro Porcelli, Claudio Cattaneo, Barni Enzo, Adelino Pastorello e Pasquale De Feudis.

SCHLEIN nuova segretaria del PD


Domenica 27 febbraio 2023, Elly Schlein vince il confronto interno al PD e ne diventa segretaria.
Si apre una fase nuova nella sinistra italiana. Oggi è difficile prevedere cosa accadrà e quale sarà il posizionamento finale del PD nello scenario politico e geo-politico italiano ed europeo.
Certo è un fatto nuovo, segnato soprattutto dalla novità del risultato delle primarie che, per la prima volta, sconfessa e ribalta il risultato delle votazione interne al PD. E' il segno che in quel partito la base elettorale sconfessa, piaccia o non piaccia, la maggioranza del gruppo dirigente.
Bisognerà valutare sui fatti e sulle prossime proposte, certo è un buon inizio e chi ben comincia...
(Giuseppe Doria)

La sala in occasione dell'incontro il 15 gennaio 2023 a Como di Elly Schlein
Foto postata da S.Simone.

vi segnaliamo il volume "Craxi e il ruolo dell'Italia nel sistema internazionale" a cura di Gennaro Acquaviva e Antonio Varsori, il Mulino, 2022. Anche utile per capire l'attuale situazione internazionale.

Dall'introduzione al volume di Antonio Varsori
""" Fu l’azione di Craxi coronata da successo? La risposta a tale quesito, a giudizio di chi scrive, è solo parzialmente positiva. Se la sua azione in campo internazionale fu nel complesso coerente ed egli fu fattivamente coadiuvato da Andreotti e dalla diplomazia della Farnesina, egli scontò sempre una serie di gravi fattori di debolezza, soprattutto di natura interna: dei partner politici sospettosi nei confronti dei suoi modi di fare politica,
la sua stessa spregiudicatezza poco apprezzata da vasti settori dell’opinione pubblica, l’intransigente opposizione del PCI che non era solo «politica» ma anche basata sulla «questione morale», un PSI solo in apparenza coeso dietro la sua leadership ma disintegratosi rapidamente con «tangentopoli», una parte dei media fortemente critici nei suoi confronti, un consenso elettorale che non fu mai in grado di scalfire in maniera significativa il ruolo della DC e del PCI26. In altri termini, come indicato anche da
alcuni diplomatici stranieri, una sorta di «uomo solo». Le sue stesse linee di politica estera restarono spesso solo abbozzate e i suoi successi in campo internazionale non ressero alla prova del tempo e alle contraddizioni che condizionavano il paese. Ciò non toglie che nel contesto della posizione internazionale dell’Italia della «Repubblica dei partiti» Craxi abbia cercato di svolgere, e in alcuni momenti sia stato in grado di giocare, un ruolo di rilevo."""


Ricordo di Sergio Simone vice presidente del Circolo Willy Brandt pubblicato La Provincia di Como 2/7/2022

Como, 30/6/2022
Questa notte è scomparso Marte Ferrari figura simbolo del socialismo comasco. Fra i numerosissimi incarichi, svolti sempre a tutela dei più deboli e con grande abnegazione, voglio ricordarlo quale fondatore e promotore del nostro circolo.


Marte il giorno dell'inaugurazione del Circolo Willy Brandt a Como

Il 5 aprile 2022 si è svolta l'assemblea annuale del circolo convocata, dopo 2 anni, in presenza. L'assemblea ha approvato il rendiconto 2021 e ha provveduto alla elezioni dei nuovi organismi essendo giunti alla scadenza triennale quelli in carica.


Sono risultati eletti per il prossimo mandato triennale:
Per il Comitato Direttivo:
Giuseppe Doria, Gianstefano Buzzi, Sergio Simone, Angelo Soccio, Claudio Cattaneo, Edoardo Riva, Pasquale De Feudis, Bruno Pecora, Edgardo Boscia.

Per il Collegio dei Probiviri:
Walter Nenci, Walter Trentini, Giuseppe Muschetto

Per il Collegio dei Revisori:

Giorgio Conti, Sebastiano Casasanta, Biagio Gulino

Il comitato direttivo, immediatamente insediato, ha eletto all’unanimità il
Presidente nella persona di Giuseppe Doria e i 2 vice presidenti nelle persone di Gianstefano Buzzi e Sergio Simone.

Ai candidati a sindaco di Como questa è la nostra proposta
avviare la sistemazione di viale Innocenzo XI


da un nostro convegno del maggio 2019 è una proposta semplice ma di grande impatto. Rendere vivibile e gradevole la principale via di accesso a Como.

Il lavoratore a tempo indeterminato
da super tutelato a prossimo soggetto debole.
Anticamera della nuova povertà?


Chi non si limita alla valutazione della realtà nell'ambito di quel che superficialmente accade nel mercato del lavoro, sta cominciando ad immaginare un'evoluzione assai pericolosa per il campione della sicurezza e del reddito, quel lavoratore a tempo indeterminato tutelato dai contratti e coccolato dai sindacati per la certezza della sua quota sindacale.
Eppure la realtà sta mutando. Sempre più, questo lavoratore a tempo indeterminato, appare come su una china inarrestabile e senza futuro, a dispetto del suo accovacciarsi nel ventre molle delle grandissime aziende o della pubblica amministrazione. Un lavoratore "condannato" a vita con l'unica certezza di un posto di lavoro a tempo indeterminato in balia della delocalizzazione, delle crisi industriali e della schizofrenia del mercato. Un lavoratore, quindi, condannato a diventare sempre meno ricco, meglio, più povero con i rinnovi dei CCNL sempre più difficili e poco remunerativi. Di contro emerge un lavoratore adattato al nuovo ambiente che fa della delocalizzazione, delle crisi industriali e delle conseguenti opportunità, della schizofrenia del mercato del lavoro la sua grande opportunità. La sua capacità e la sua condanna a mettersi costantemente in gioco ne fanno un soggetto più forte, in grado di adeguarsi alla mutevolezza e capace di approfittare delle opportunità che emergono in questo nuovo, imprevedibile mondo. Autorevoli commentatori del mondo del lavoro, consapevolmente o inconsapevolmente, cominciano ad affrontare il tema: chi con la necessaria apertura chi con la più ortodossa chiusura. Di seguito potete scaricare 2 articoli, uno apparso sui temi della Fondazione Kuliscioff di Claudio Negro e l'altro di Renato Fioretti sulla blasonata MICROMEGA che tenta di rispondere nella più classica delle tautologie (è così perché è così).


rassegna stampa





2x1000 redditi 2021

Eventi 2020-2021

Da sinistra Gianstefano Buzzi, Bobo Craxi, Giuseppe Doria, Sergio Simone

LA LEGGE DELLA GIUNGLA
dove vince il più forte.
La bozza di piano pandemico


La Bozza di piano pandemico 2021-2023 ha suscitato, non appena se ne sono conosciuti i contenuti, una serie nutrita di commenti e critiche soprattutto nella parte che recita:"lo squilibrio tra necessità e risorse disponibili può rendere necessario adottare criteri per il triage nell’accesso alle terapie. Gli operatori sanitari sono sempre obbligati, anche durante la crisi, a fornire le cure migliori, più appropriate, ragionevolmente possibili. Tuttavia, quando la scarsità rende le risorse insufficienti rispetto alle necessità, i principi di etica possono consentire di allocare risorse scarse in modo da fornire trattamenti necessari preferenzialmente a quei pazienti che hanno maggiori probabilità di trarne beneficio."
Un approfondimento delle questioni etiche e morali che si aprono ci pare necessario. La bozza di Piano Pandemico tratta da certifico.com

IN PROVINCIA DI COMO IL VACCINO SI SOMMINISTRA SOLO IN 3 OSPEDALI


Sul sito ufficiale "report vaccini" sono indicati in provincia di Como i 3 ospedali nei quali si somministra il vaccino anticovid. Sono le strutture di San Fermo, Cantù e Menaggio, ma sul territorio operano numerosi altri ospedali. Ci chiediamo perchè si sia attivata la somministrazione solo in 3 strutture. Sicuramente qualche motivazione burocratica esiste, ma se la situazione è la medesima in tutta la Regione Lombardia (come ci pare) forse cominciamo a capire il perchè del ritardo lombardo nella somministrazione. Ma come si pensa di vincere questa guerra con questi generali?

ETG ETV 09/01/2020 - Consigliere FdI condivide proposta Willy Brandt


LA VECCHIA TICOSA DEMOLITA
MA LO SCANDALO DURA DAL3 ottobre 1980


Il Circolo...

7 dicembre 2000 Inaugurazione del circolo alla presenza di Gianni Pittella

Forse nessuno meglio del giornalista Emanuele Caso ha saputo cogliere l'essenza del Circolo:
...""L’atmosfera al Circolo culturale di area socialista “Willy Brandt” ha quel fascino della nobile decadenza che può attrarre o respingere, difficile trovare una via di mezzo. Non proprio un tempio della gioventù, la sede di via Bari a Como ha comunque – rispetto a quelle linde e asettiche di molti partiti attuali – un’anima forte che avvolge tutto, dalle pareti un po’scrostate alle seggiole da collegio, passando per i poster di Mazzini, i volti in bianco e nero dei padri nobili fino al Tricolore nell’angolo. Ieri pomeriggio, il presidente Giuseppe Doria ha coordinato l’incontro “Immaginare il futuro di Como: non solo ex Ticosa e lungolago”. Una trentina di presenti: non molti, ma gente “vera” rispetto ai cartonati di molti noiosissimi convegni politici con il peones accerchiato a suo volta da altri peones e figuranti a cottimo
.""...

Tratto da un articolo di Emanuele Caso 2015


Le iniziative del circolo

Il circolo culturale Willy Brandt di Como ha deciso di avviare una serie di incontri e dibattiti per contribuire ad approfondire i temi di più scottante attualità sia per il territorio comasco sia per il nostro Paese.
L'obiettivo è quello di diventare un vero e proprio "pungolo", in particolare per la sinistra comasca, fornendo analisi e proposte concrete per contribuire a risvegliare dal suo letargo la collettività lariana. Una collettività in passato viva ed operosa, capace di creare moltissime opportunità di lavoro, di crescita e di sviluppo, e che oggi pare caduta in un sonno immobile.
Le nostre iniziative, che spaziano dalle questioni locali a quelle di valenza internazionale, vogliono dare un contributo fattivo di idee e di proposte inserendo il Circolo all'interno delle attività, a nostro parere, di maggior respiro che si realizzano a Como.

eventi ospitati


la natura dei parchi naturali 5/7/18


una prospettiva socialista 30/6/18


rotatoria di san rocco 13/5/16

DOCUMENTO
COMO RIFORMISTA

Qualche tempo fa il mondo socialista comasco ha sentito il bisogno di riunirsi per riflettere sul futuro politico del nostro paese e della nostra collettività. Il 24 ottobre 2015 presso la sede del Circolo Willy Brandt a Como è iniziata, dunque, una nuova fase del dibattito politico comasco.


leggi e sottoscrivi con un click il documento "COMO RIFORMISTA"
scarica il documento Como riformista
Il 17/12/2015 ore 11.00 preso il circolo i primi firmatari illustrano alla stampa le ragioni del documento

HANNO SOTTOSCRITTO IL DOCUMENTO
COMO RIFORMISTA

Sergio Simone Angelo Soccio Giuseppe Doria Enzo Barni Gianstefano Buzzi Walter Nenci Mario Nocito Edoardo Riva Gioacchino Favara Pasquale De Feudis Rinaldo Carnevali Lara Conti Alberto Del Piccolo Matteo Tedeschi Palmo Eletto Ciro Soccio Giorgio Conti Dino Messina Bruno Pecora Rosella Barbani Francesco Massetti Biagio Gulino Silvia Maggi Teresa Riccobene Vito De Feudis Fabrizio Spadavecchia Alessandra Di Martino Pietro Amendola Massimo Novati Renè Godio Aldo Serrapede Claudio Cattaneo Maria Ambrosoli Stefano Fanetti Mauro Porcelli Nunzio Militello Massimo Ambrosetti

LUNGO LAGO DI COMO PEDONALE?
nostro sondaggio online ecco le 333 risposte



risposta 1

risposta 2
risposta 3
risposta 4
risposta 5



scarica le risposte in pdf



Sondaggio - lungo lago di Como pedonale?


il sondaggio è terminato il 15 settembre 2016
i risultati saranno presentati il 22 ottobre alle ore 10.00 vi aspettiamo

Scarica il tuo calendario 2016

in ricordo di Annetta Spazzi

ANNETTA, come amavamo chiamarla, si era iscritta giovanissima alla Federazione Giovanile Socialista. Per molti anni ha fatto parte del Direttivo Provinciale e Regionale del PSI, e del Direttivo Provinciale della CGIL Scuola.
Tutta la sua vita è stata dedicata alla solidarietà, soprattutto nei confronti degli immigrati, ai quali non si limitava ad insegnare l'Italiano, ma si faceva carico di ogni loro problema, dal lavoro, alla casa, ai bisogni primari, al disbrigo delle pratiche burocratiche, alla sistemazione dei figli, ecc. Per lei il Socialismo non era solo un ideale da perseguire, ma era la prassi quotidiana.
Difficile riassumere la personalità e la vita della Spazzi. Possiamo dire di essere felici di averla conosciuta e di poterla additare come esempio ai giovani.

Sergio Simone
Como giugno 2014

Vincenzo Sapere, socialista tra i fonfatori del circolo Willy Brandt, è morto giovedì 15 ottobre 2015, aveva quasi 77 anni.
Ricordatato da tutti come persona di grande umanità e disponibilità. Un vero "combattente" della politica che ha sempre portato avanti, con lealtà e determinazioni, le ragioni del socialismo. Il circolo si associa al dolore di quanti ne piangono la scomparsa.


iniziativa del quotidiano "la Provincia"


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