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In collaborazione con il circolo COstruiaMO
Già secondo Platone (427 a.c.) le anime della maggioranza dei cittadini sono invece dominate dalle parti irrazionali. Ciò significa che in questi individui gli interessi privati, i desideri, la pretesa di autoaffermazione prendono il sopravvento nei confronti dell'orientamento al bene generale. Si tratta di uomini che risultano ‘schiavi’ dei desideri e che perciò non sono in grado di esercitare in maniera libera e veramente autonoma il loro ruolo di cittadini. Solo coloro nei quali prevale l'istanza calcolativa e razionale, cioè i filosofi, possono assumere legittimamente il governo della città, perché solo loro sono in grado di universalizzare le proprie decisioni, cioè di agire nell'interesse collettivo. (Treccani.it F. Ferrari)
Questo è lo spunto da cui vogliamo partire per parlare de
L'ETICA DELLA POLITICA (da tangentopoli a...)
30 ottobre 2015 - ore 17,30
Sala Convegni ETV via Sant'Abbondio 4 - COMO
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