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Mobilità Persone e Merci

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La mobilità delle persone e delle merci 10 maggio 2013 - GALLERIA FOTO

La mobilità delle persone e delle merci 10 maggio 2013 - SINTESI INTERVENTI

MAGGIO 2013 INTERVENTO DI GAETANO FRANGI

PROGETTO EUROPA

PREMESSA:
Nel “Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale”di Como del 2005 viene preso in considerazione l’argomento della mobilità delle merci nell’ambito della provincia e la necessità di realizzare un
“Centro Intermodale e della Logistica”.
-Non sono identificate le aree necessarie e la loro ubicazione. ( Casnate -Carimate, ecc.)
Per il territorio comasco, l’argomento in questione coinvolge tematiche di fondamentale importanza dal punto di vista socio-economico, ambientale e della viabilità, quali:
il sistema della
mobilità internazionale delle merci nell’area di confine italo - svizzera; e la necessità di regolamentare il traffico degli automezzi in uscita dall’Italia con destinazione i Paesi del Nord Europa, evitando che gli stessi intasino le strade di Lazzago e della zona di confine e del tratto terminale della autostrada.
Soprattutto la salvaguardia e lo sviluppo del sistema economico-occupazionale della provincia, nel settore del trasporto e logistica..momento l'unico impianto attrezzato per la gestione del traffico di camion TIR verso la Svizzera, per le operazioni doganali di controllo e smistamento é quello del CENTRO TIR e di LARIO TIR di MONTANO LUCINO.
Negli ultimi 20 anni, hanno avuto un ruole essenziale per la soluzione dei problemi degli intasamenti e degli ingorghi causati dal traffico TIR In uscita dall'Italia, E NELLA ZONA AUTOSTRADALE di LAZZAGO.importante anche per lo sviluppo dei posti di lavoro nella DOGANA e degli SPEDIZIONIEIR. Sono ca. 400 le persone che lavorano nel CENTRO.nei dintorni sono cresciuti impianti ed aziende che si occupano di dogana e spedizioni incrementando ulteriormente l'attivita logistica nella zona..
Il lavoro legato alla logistica è l'unico setore che può crescere ancora nonostante l'attuale crisi economica in atto.
Infatti si produce meno in Italia ma si movimentà maggiormente le merci che arrivano dall'estremo oriente o dai Paesi in via di sviluppo. Tali merci hanno bisogno, una volta giunte in Italia, di essere controllate, manipola, confezionate e distribuite n Italia e nel Nord Europa..Italia la coltura della logistca è in ritardo sugli altri Paesi del Nord Europa, ragione per cui molti traffici anziché sbarcare nei porti italian vanno a Rotterdam, Amburgo , ecc. per poi tornare nel sud EUROPA.
Infatti le maggior IMPRESE DI LOGISTICA PRESENTI IN ITALIA, sono OLANDESI, TEDESCHI, FRANCESI E BELGA..
ANCHE A MONTANO IL CENTRO TIR è di proprietà SVIZZERA..
Quello di cui stiamo assistendo a Como è già accaduto in tante zone dell’Europa del Nord nell’ultimo decennio dove l’industria manifatturiera è stata sostituita in larga parte dal comparto dei servizi resi alle merci e quindi dalla
logistica, del turismo e dei servizi in generale.
SVILUPPO DEL DISTRETTO DELLA LOGISTICA COME CONTRIBUTO AL MIGLIORAMENTO DELLA SITUAZIONE ECONOMICA E DELLA OCCUPAZIONE.
Como, per la sua collocazione geografica, ubicata lungo la via più breve di collegamento tra il mediterraneo ed il Nord Europa. Può diventare veramenter il CENTRO DI SMISTAMENTO MERCI PER IL CENTRO EUROPA.
Nella sua invidiabile posizione, quale porta geografica d’Europa, e quale città di confine con un Paese Extra Comunitario, potrebbe essere sfruttata, per le sue implicazioni di carattere doganale quale luogo ideale per la realizzazione di una piattaforma logistica internazionale.
D'altro canto, Como sino a 30 anni fa era la seconda DOGANA PER IMPORTANZA IN LOMBARDIA, subito dopo MILANO. Con Chiasso dava lavoro a oltre un migliaia di soli addetti alla dogana.
Solo negli anno ottanta sono nati i Centri di Busto Arsizio, Varese, Brescia , Bergamo ecc che però si sono subito attrezzati con centri di interscambio STRADA – FERROVIA, creando delle infrastrutture in grado di smistare e trasbordare dalla ferrovia alla strada o viceversa centinaia di Camion o container al giorno.
la città di Lecco è in procinto di completare il centro intermodale del Bione;
- la città di Chiasso in territorio Svizzero sta ancora tendando di realizzare un Centro oltre confine..
La città di Chiasso per oltre 50 anni ha goduto di una situazione di privilegio e di rendita di posizione nell’ambito dei servizi della logistica legati al traffico ferroviario relativamente al trasbordo delle merci delle aziende Italiane sia in importazione, sia in esportazione.
Questo fatto gli ha consentito di realizzare nel tempo una economia fiorente proprio attraverso lo sviluppo e lo sfruttamento dei servizi per i trasporti, delle spedizioni e dogana.
Solo dopo gli anni ’80 a seguito del cambiamento delle modalità di trasporto dalla ferrovia alla gomma, buona parte di tale traffico è affluito negli autoporti esistenti a Como, contribuendo in tal modo allo sviluppo dell’economia locale, alla nascita delle attività di logistica e creando nuova occupazione.
Ora però la situazione si sta modificando perche a partire dal 2017/2018, la Svizzera intende limitare il trasito dei TIR sul suo territorio, dagli attuali 3000 giorno a non più di 1000.
Completando nel 2017, la nuova linea ferroviare ALP TRANSIT, almeno 2000 Camion o container dovranno essere trasbordati sulla ferrovia prima di attraversare il confine svizzero.
IMPATTO ECONOMICO OCCUPAZIONALE NEL TERRITORIO
A Como, nel settore del trasporto e spedizioni, lavorano ca. 10.000 persone, data la felice ubicazione geografica, potrebbe diventare una grande piattaforma logistica europea come è accaduto in altre zone dell’Europa.
Varese e Lecco stanno facendo il tutto possibile per dotarsi di un centro intermodale, perché hanno capito che sarà l’attività del futuro, mentre Como lo “ regala “ agli altri.
A Como come in tutta l’Europa si sta assistendo ad una lente ma inesorabile riconversione del sistema industriale manifatturiero che viene delocalizzato in altri Paesi dell’Est Europa o Asia.
La via di uscita a questa crisi strisciante è la conversione da sistema industriale manifatturiero a quello dei servizi, così come sta avvenendo in Francia, in Germania ed in tutto il Nord Europa.
A Calais zona famosa per l’industria tessile ca. 200.000 persone sono state riconvertite professionalmente nel settore della logistica; a Essen cittadina industriale della Ruhr, famosa per le miniere ora purtroppo in dismissione, l’80% degli occupati è passato dal lavoro delle miniere a quello dei servizi, logistica, turismo e cultura. (fatto questo richiamato ultimamente nel programma televisivo di Santoro 28.03.2013)
In Italia, per esempio, nelle città di confine di Gorizia, Trieste, Vipiteno, centinaia di migliaia di persone lavorano nel settore del trasporto e della logistica.
CONCLUSIONI:
La città di Como non può commettere l’errore che fece 50 anni fa quando per mancanza di decisioni e di iniziativa demandò tutta l’attività logistica del traffico ferroviario alla “piazza” di Chiasso.
Gli Enti Locali e le Associazioni di Categoria hanno l’occasione favorevole per rilanciare l’economia locale attraverso la realizzazione di una struttura di tipo Logistico – Intermodale.
L’area di Como possiede tutti i presupposti per poter accogliere sul proprio territorio una tale struttura in grado di offrire una serie di servizi ad alto valore aggiunto alle aziende industriali e commerciali del comasco e dell’alta Lombardia.
Approffitando del fatto che IL CONSIGLIO FEDERALE DELLA SVIZZERA, intervenendo economicamente per rimodulare le gallerie per consentire il passaggio dei camion di 4 mt.di altezza, intende investire anche in ITALIA ca. 230 milioni di FR.S.V. anche nel settore degli impianti intermodali, sarebbe una grande opportunità per COMO di attingere a tali finanziamenti..

MAGGIO 2013 INTERVENTO DI GIUSEPPE PUGLIESI Confartigianato Imprese Como
Buon giorno a tutti, di seguito vi trasmetto il contributo scritto richiesto.
Le riflessioni sulle scelte obbligate tra Trasporto Pubblico Locale ed utilizzo del trasporto ferroviario al posto del proprio veicolo devono partire non da una scelta conflittuale tra pubblico privato o ferro gomma, bensì da un uso razione delle varie tipologie di trasporto partendo dal percorso e dalle destinazioni che si devono raggiungere.
Per quanto riguarda il trasporto merci pur condividendo la necessità di un riequilibrio tra trasporto su ferro e trasporto su gomma occorre tenere presente che i due sistemi devono integrarsi in quanto la prima tratta del percorso di trasporto e la parte finale sono comunque da effettuarsi su gomma (il treno non arriva fino al destino finale); le altre tratte devono essere effettuate scegliendo a secondo della tipologia di merce dei tempi di trasporto e delle esigenze tra trasporto su ferrovia, mediante aereo, gomma o via acqua.
Occorre poi tenere presente che per il riequilibrio di cui sopra sono comunque necessari investimenti adeguati in infrastrutture: interporti, linee ferroviarie, vagoni. Locomotori, incremento fonte energetiche, collegamenti stradali, aree di sosta per l'interscambio.
A livello provinciale e comunale, in modo particolare, occorre passare dalla progettazione e realizzazione di infrastrutture per rispondere alle emergenze alla programmazione superando le attuale strutture viabilistiche basate sul collegamento campanile - campanile e passando ad un collegamento di scorrimento che eviti quando non necessario (perché destinazione o partenza) l'attraversamento dei centri urbani; in modo particolare si deve completare il secondo lotto della tangenziale di Como, la variante della Tremezzina, l'adeguamento della "Novedratese".
Per quanto riguarda la metro tranvia occorre passare dalle parole ai fatti, non è necessario costruire nuovi tratti di ferrovie occorre valorizzare innanzitutto l'esistente: il collegamento ferroviario Como - Lecco e il tratto urbano delle ferrovie Trenord.
Infine occorre evitare errori grossolani nella realizzazione di strutture pubbliche che comportano l'affluenza di numerosissime persone come avvenuto con la realizzazione prima dell'autosilo Valmulini al servizio dell'Ospedale Sant'Anna e, non appena entrato in funzione, con lo spostamento della stesso Ospedale in una località non adeguatamente servita da mezzi pubblici di trasporto, infrastrutture viarie adeguate di collegamento cosa che comporta l'incremento dell'utilizzo del trasporto privato.
Ringraziando per l'attenzione i più cordiali saluti.

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